Parlare di matematica alla radio. Occuparsi di matematica senza l'ausilio di supporti visivi: lavagna (tradizionale o "luminosa"), schermi su cui proiettare, computer, carta o penna, niente di niente: solo il suono della voce, qualche rumore, un po' di musica...
Si dice che apprendere corrisponda a costruirsi immagini mentali e relazioni fra le stesse: una sorta di archivio di fotografie e filmati correlati fra loro...
Vedere un'immagine già costruita da altri può aiutare l'apprendimento, se l'autore lascia sufficiente libertà al fruitore di rielaborazione personale: se le immagini che propone sono sufficientemente chiare, evocative e libere (cioè il contrario di ciò che accade in questi tempi nella produzione media dei visual media, purtroppo).
Leggendo un testo le immagini ce le dobbiamo creare proprio da soli: una faticaccia e una meraviglia. Bisogna avere molti strumenti per riuscirci bene in ambito matematico, anche se il libro è illustrato.
La radio sta in una terra di mezzo: non può che lasciare libertà a chi ascolta di crearsi le proprie immagini da sé, però non lo lascia proprio solo...
Certo, non neghiamolo, le rappresentazioni visive in matematica sono molto importanti. Creano però anche tanti equivoci, perché rappresentazioni sono e come tali vanno trattate: il disegno più preciso possibile di un quadrato NON è un quadrato! E così via...
Insomma, scoltar parlare di matematica alla radio può essere utile per avvicinarsi alla matematica da un coté poco esplorato e che fornisce opportunità interessanti.
Io ce l'ho messa tutta. Ho faticato molto e molto mi sono divertita. Poi mi sono riascoltata e ho trovato molte cose da perfezionare.
Come sono state progettate le puntate? Io preparavo i contenuti disciplinari in maniera attenta e scrupolosa (potete verificarlo dai pdf relativi a ciascuna puntata) avvalendomi anche della supervisione scientifica di colleghi ricercatori con i quali ho mantenuto i contatti dopo i miei studi e specializzazioni postuniversitarie; il conduttore (estimatore della matematica ma senza alcuna competenza in materia) si lasciava "campo libero" per commentare, chiedere, richiedere, come e cosa meglio ritenesse, anche in maniera provocatoria o burlesca. Ovviamente con la mia complicità e sempre con rispetto verso i contenuti da me portati. Improvvisazione sulla base di un solida struttura insomma.
Ulteriore contraltare all'azione del conduttore i brani musicali selezionati da me e dal musicista Gabriele Maiolo, in relazione a parole chiave riguardanti le puntate e senza preclusione di genere o atmosfera compositiva.
Buon ascolto! E spero che i vostri commenti potranno essermi utili. |