Questo post è per voi, ragazzi. Specialmente quelli più giovani (ma non solo...). E contiene alcune regole di base che vanno rispettate quando si scrive una e-mail a un adulto che non è un vostro parente o amico (un insegnante, per esempio).
Innanzitutto, quindi, il titolo non è un balbettio: quella prima E è l'abbreviazione di "Electronic" (e-mail, si traduce non a caso: posta elettronica). Ma andiamo al sodo. Quando scrivete una email:
1) in oggetto dovete SEMPRE scrivere qualcosa; 2) dovete SEMPRE scrivere chi siete (c'è la possibilità, andando nelle opzioni, di fissare un fondo email con i tuoi dati), quando non screte ad amici; nome e cognome non basta, se screte a un insegnante; indicate anche la classe: gli insegnanti spesso hanno tantissimi studenti!
3) se scrivete a un adulto che non vostro parente o amico dovete utilizzare un registro formale. Cominciando dall'introduzione. ES: "Gent.ma Prof.ssa, buongiorno, le volevo chiedere...". 4) in particolare, non dovrebbero mancare MAI dei saluti conclusivi;
5) scrivete un testo breve e fate attenzione il più possibile (a tutti capita di sbagliare, per carità!) che non ci siano errori di sintassi o di linguaggio e che sia chiaro quello che chiedete o volete comunicare (i primi tempi potete farvi aiutare da un adulto, se volete);
6) abbiate cura di rispondere alle e-mail - specialmente se proviene da un adulto. Nel caso di una e-mail inviata a una classe, dovrebbe rispondere almeno un rappresentante. Anche brevissimamente.
Mi stupisco sempre nel constatare quanto gli studenti fatichino ad accettare che l'e-mail - che non utilizzano spontaneamente, preferendo altre modalità più amichevoli e immediate - è uno strumento di lavoro che devono imparare ad utilizzare; come fanno con la penna, la calcolatrice, ecc.
Finché non verrà soppiantato dalle loro diavolerie (che però, avendo caratteristiche meno formali, si prestano meno a un contesto serio), l'email resterà il canale privilegiato nelle comunicazioni serie, a distanza. E' importante imparare ad utilizzarla, quindi, e a farlo per bene. |